Il suo valore economico
Diversi sono i motivi per cui può essere necessario per una azienda procedere a una valutazione economica del brevetto: concessioni di licenze, fusioni o acquisizioni, vendita o acquisto di attivi immateriali oppure raccolta di capitali e fattori di carattere contabile.
Non esiste un metodo unico per la valutazione dei brevetti adatto ad ogni circostanza; quelli comunemente utilizzati sono:
- il metodo reddituale: è il metodo di valutazione dei brevetti più diffuso, basato sui flussi di reddito previsti che il proprietario del brevetto dovrebbe ottenere durante il periodo di vita dello stesso
- il metodo dei costi: stabilisce il valore del brevetto calcolando il costo che l’impresa ha sopportato per sviluppare al suo interno il prodotto oppure il costo a cui dovrebbe fare fronte per acquisire il brevetto esternamente all’azienda
- il metodo del mercato: basato sul valore di transazioni comparative fatte sul mercato
- il metodo sull’opzione: basato sul metodo sviluppato inizialmente per l’attribuzione del valore ad alcuni strumenti derivati su azioni di società quotate nei mercati.
L’UIBM ha messo a punto un sistema di valutazione denominato Griglia di valutazione economica dei brevetti volto a misurare la creazione di valore dentro l’azienda e sul mercato derivante dallo sfruttamento della tecnologia brevettata. Il sistema è stato realizzato in collaborazione con i diversi attori del processo di innovazione: Confindustria, Associazione Bancaria Italiana (ABI), Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Associazione del Disegno Industriale (ADI), Ordine dei consulenti in proprietà industriale.