Report su Voucher 3i: concessi 4.289 contributi alle start up innovative

Venerdì, 24 Settembre 2021

 Le start up innovative, destinatarie della misura sperimentale 'Voucher 3i’ introdotta dal c.d. “Decreto crescita” nel 2019, hanno pienamente utilizzato questo strumento di agevolazione per l’accesso ai percorsi di brevettazione, come emerge dal monitoraggio condotto dalla DGTPI-UIBM, in collaborazione con Invitalia.

In un solo anno di operatività (la data iniziale di presentazione delle domande era stata fissata al 15 giugno 2020 ma poi la procedura si è dovuta chiudere il 9 giugno 2021 per esaurimento delle risorse finanziarie stanziate per il triennio 2019-2021 in misura pari a 19,5 milioni di euro) sono stati concessi 4.289 voucher rispetto ai 5.012 richiesti da parte di 1.464 start up innovative.

Il tasso di ammissione delle domande è stato quindi pari all’85,6% di quelle presentate (723 le domande respinte): un dato che conferma come la misura sia risultata di facile fruibilità.

La quota maggiore dei servizi richiesti ha riguardato la fase di deposito della domanda di brevetto presso l’UIBM (48,8% delle domande presentate), a seguire quelli relativi alla verifica in merito alla brevettabilità della propria invenzione e alla ricerca preventiva delle anteriorità (38,1%), da ultimo (13,1%) quelli riguardanti la procedura di estensione di un brevetto nazionale all’estero.

I servizi richiesti dalle start up sono stati forniti, come previsto, dai consulenti in Proprietà Industriale (per l’89,2% dei voucher concessi) e dagli avvocati (10,8%).

Il ricorso all’incentivo ha interessato le start up innovative di tutte le regioni, con una prevalenza di quelle operanti nei servizi.

Dati e dettagli del monitoraggio sulla gestione del “Voucher 3ì” sono contenuti nel Report “Analisi sull’utilizzo dello strumento e sugli esiti della procedura”, qui consultabile.