Codifica chimica e traccianti

TIPOLOGIE DISPONIBILI

Questa soluzione per l'anti-contraffazione non prevede ulteriori classificazioni in specifiche tipologie.

POSSIBILI IMPIEGHI

  • Autenticazione

DESCRIZIONE

Con questi metodi per l’anti-contraffazione si fa riferimento a una molteplicità di tecniche basate sull'applicazione alle materie prime e ai prodotti finiti di elementi distintivi, costituiti da particelle di dimensioni estremamente piccole. Tali particelle possono arrivare dimensioni riferibili ai nanometri (nm), ovvero miliardesimi di metro, riconoscibili tramite l’utilizzo di appositi lettori. La codifica chimica è effettuata per mezzo di microcristalli o microparticelle con memoria o con effetti codificati. La decodifica si ottiene in laboratorio attraverso l’uso di campioni di più cristalli che vengono confrontati con un campione inserito in apposita coltura di riferimento. L’informazione è letta mediante una tecnica di amplificazione, grazie all’uso di un database informatico. Tra le caratteristiche distintive di queste tecniche si evidenziano la dimensione estremamente piccola delle particelle, che le rende incorporabili all’interno di qualsiasi superficie e invisibili a occhio nudo. Altri metodi utilizzano dei particolari composti chimici, che reagendo con le sostanze presenti sulla superficie delle banconote possono dare indicazioni sull'autenticità o meno delle stesse.

Sono anche in fase di studio alcune tecniche che esaminano la composizione chimica della superficie delle banconote per identificare le falsificazioni di cartamoneta.

POSSIBILI SETTORI DI APPLICAZIONE

I campi di applicazione sono molto ampi in quanto i suddetti elementi possono essere applicati a una molteplicità di materiali:

  • materiali cartacei (etichette autoadesive, cartellini, cartone e carta a spessore)
  • materiali plastici (carte plastiche, sigillo)
  • pelle
  • vetro
  • filati e tessuti (etichette tessute)

Sono in fase di studio delle specifiche tecniche per depositare microcristalli o microparticelle sulle differenti tipologie di superfici. Esistono, per esempio, degli studi sui metodi di tracciabilità per i beni culturali, basati sulla marcatura delle opere con un codice ottico ottenuto disperdendo nanoparticelle luminescenti (nanofosfori) in matrici trasparenti, che svolgono la funzione di supporto realizzando così un film con proprietà luminescenti depositato sulla superficie dell’opera mediante la tecnica del plasma atmosferico.

IMPLEMENTAZIONE NEL PROCESSO PRODUTTIVO 

Le modifiche richieste al processo produttivo dipendono strettamente dall'ambito merceologico di applicazione, che determina sia i materiali da utilizzare come "marcatori" sia le tecniche previste per ancorare i marcatori ai prodotti.

COSTI

I costi di queste soluzioni per l’anti-contraffazione dipendono dal particolare metodo utilizzato e non sono definibili in maniera univoca.