Codici EPC

DESCRIZIONE

L’origine dell’EPC - Electronic Product Code risale all’ottobre 1999 quando, nel Dipartimento di ingegneria meccanica del Massachusetts Institute of Technology, fu creato l’Auto-ID center. Lo scopo non era quello di sostituire i codici a barre, a tutt’oggi di uso universale, ma di creare un percorso di migrazione tra i codici medesimi e le potenzialità dei sistemi RFId, creando un codice identificativo universale in grado di raggiungere il livello del singolo oggetto.

L'EPC costituisce il più celebre e diffuso tra i codici  identificatori universali per gli oggetti e ha contribuito alla diffusione della tecnologia RFId. La tecnologia sviluppata da Auto-ID center è stata successivamente trasferita a una joint venture tra European Article Numbering International (EAN International) e Uniform Code Council (UCC), le due maggiori organizzazioni che controllavano l’assegnazione dei codici a barre rispettivamente in Europa e negli Stati Uniti. La nuova organizzazione, che recentemente ha assunto la denominazione GS1 (Global Standards), amministra lo sviluppo e l’avanzamento dello standard del codice EPC.

Il codice EPC è simile al codice UPC (Universal Product Code), ovvero il noto Global Trade Item Number (GTIN) contenuto nei codici a barre stampati sulla maggior parte dei prodotti oggi venduti, includendone tutte le funzioni e aggiungendone di nuove.

Ciò che distingue principalmente l’UPC dall’EPC è che mentre il primo contiene gli identificativi del prodotto e del produttore, il secondo contiene anche un numero di serie dell’oggetto che consente di distinguerlo in modo univoco lungo la catena di distribuzione.

La lunghezza dell’EPC va da 64 a 256 bit divisi in 4 campi.

È possibile inserire un codice GTIN all'interno di un EPC, estendendo il codice GTIN tramite un ulteriore identificativo seriale associato al singolo oggetto. Si parla in tal caso di Serial GTIN.

 

 

Esempio di codice EPC SGTIN binario

POSSIBILI SETTORI DI APPLICAZIONE

I possibili settori di applicazione degli identificativi di oggetto EPC sono potenzialmente innumerevoli, trattandosi di codici di uso generale.

IMPLEMENTAZIONE NEL PROCESSO PRODUTTIVO

Generalmente l’impiego degli identificativi di oggetto EPC non richiede modifiche al processo produttivo.

COSTI

I costi degli identificativi di oggetto EPC sono rappresentati da quelli richiesti per il rilascio dei codici univoci da parte di GS1.